La vicenda del testamento di Carlo II di Spagna: all’Europa sarebbe toccato un altro destino?
La Grafologia non mente mai, soprattutto se si tratta di svelare dei falsi che la storia, nei secoli, ha voluto nascondere.
di Francesco Faiello
Ancora una volta la Grafologia come chiave di volta, disciplina (o scienza) in grado di svelare misteri per aprirne i cassetti, sollevare i pannelli, afferrare il tabù e guardarlo a viso scoperto.
“Si stampi pure ogni segreto, la verità resta un mistero. Unica impresa, la dissimulazione” affermano Rita Monaldi e Francesco Sorti, i due autori di Secretum, un giallo dalla trama thriller che ha svelato un falso che la storia ha voluto nascondere per secoli.
“Andiamo alla ricerca di quei momenti storici in cui c’è stata una deviazione drammatica del corso degli eventi e di cui, magari, nessuno si era accorto” rappresentano gli autori che, ricercando ricercando, hanno messo a nudo quella che è stata la vicenda più clamorosa, capitata trecento anni fa, a quello che è stato l’impero più esteso del mondo.
Anno 1700: muore, senza eredi, Carlo II, l’ultimo Asburgo di Spagna.
Spiega Francesco Sorti: “Carlo II è, in quella fase, il monarca del Regno più grande del mondo, con le colonie che vanno dall’estremo Oriente all’America. Un impero globale, come si direbbe oggi. Questo re malato, prima di morire rende noto che vorrebbe come erede un suo nipote Asburgo del ramo d’Austria e lo mette per iscritto attraverso delle lettere, in modo chiarissimo e documentato. Lascia anche un testamento che, inaspettatamente, alla sua morte decreta successore non un Asburgo ma un nipote del Re di Francia, altra grande potenza egemone, rivale della Spagna”.
I due autori, dopo avere richiesto una scannerizzazione del testamento in alta risoluzione all’archivio generale di Simanca dove il documento è esposto, si rivolgono a due esperti grafo- peritali, incaricandoli di analizzare il referto. “I due periti hanno lavorato l’uno all’insaputa dell’altro, nemmeno si conoscevano, eppure sono giunti entrambi alla stessa conclusione, ovvero che la firma è falsa”.
Il che aprirebbe pregressi incredibili scenari che giungerebbero, in buona sostanza, addirittura a delegittimare la posizione della monarchia attualmente regnante in Spagna. Se si fosse compiuto il volere di Carlo, il trono sarebbe finito agli Asburgo e il destino della storia spagnola ed europea sarebbe stato certamente diverso. Si, la storia non si fa coi “se” o coi “ma”, è chiaro, ma la vicenda lascia senza dubbio incuriositi. Quali scenari di sarebbero aperti? Sarebbe stata risparmiata la Guerra di Successione? E quali altre dinastie avrebbero rivendicato i troni d’Europa?
Domande a cui non c’è risposta, ovvio, ma ciò che emerge è un dato di completa penetrabilità che riesce, ancora oggi, a mettere in crisi equilibri pregressi che, per l’effetto, si rivelano, in tutta la propria precarietà, straordinariamente attuali.
Tutto per merito della Grafologia che è il vero rilevatore della storia, ciò che riesce a smascherare ogni cosa, persino il calcolo strategico delle cancellerie di un tempo che preferirono conservare un certo assetto, piuttosto che rispettare il volere di un sovrano ed il diktat che questi emanò.